Corte Manfredi

Alessano è un caratteristico borgo del sud Salento. Non esistono documenti certi sulle sue origini ma è certo che, dopo la sua nascita, furono i Normanni ad assegnare ad Alessano un ruolo preminente su tutto il Capo di Leuca. Nel XV e XVI secolo Alessano visse la sua stagione di massimo splendore. Sotto la signoria di importanti famiglie nobiliari (i Della Ratta, i Del Balzo, i De Capua e i Gonzaga) la città divenne un importante centro commerciale, attraendo anche delle famiglie di ricchi commercianti veneti ed una piccola comunità ebraica. Il paese si arricchì dei pregevoli palazzi in stile rinascimentale che ancora oggi si possono ammirare.

Il nucleo antico del paese si presenta ancora con stretti vicoli, importanti mignani, portali con profili in pietra, balconi e finestre riccamente scolpite, intervallate con piccole chiesette. Il quadro dello splendido centro storico di Alessano è completato dalle tipiche case a corte, umili abitazioni di un tempo raccolte attorno ad uno spazio comune con un pozzo d'acqua e un lavatoio (pila) in pietra per lavare i panni. La corte rappresentava il fulcro, la sicurezza e la socialità della lenta vita di quel tempo.

Corte Manfredi, è un antico vicolo che prende il nome dai discendenti di don Anselmo Manfredi, Canonico della Cattedrale di Alessano nel 1500 e capostipite di una delle famiglie più illustri del paese, che negli anni hanno abitato in questa corte. Nel vicolo sono ancora visibili ben due archi rampanti, elementi architettonici usati in passato per contenere gli spanciamenti delle abitazioni, conferendone un aspetto unico e particolare nel centro storico. Un’antica pavimentazione a mosaico e la presenza di fregi e bassorilievi su muri e finestre confermano l'importanza delle famiglie che un tempo vi abitavano.

Come buona parte del centro storico, anche Corte Manfredi è andata in contro ad un processo di progressivo abbandono da parte degli abitanti e ad incuria. La vivace vita di corte, quindi, è stata sostituita dal silenzio dell'abbandono e dalle sterpaglie. Fino al 2019 Corte Manfredi si presentava completamente abbandonata al degrado.

L’idea della ristrutturazione in questo particolare vicolo del centro di Alessano assume una valenza duplice. Si tratta di beni culturali assolutamente da recuperare non solo in quanto destinati ad una futura fruizione (come struttura ricettiva), ma soprattutto in quanto, nelle intenzioni dei proprietari, destinati a divenire una memoria del tempo passato. Pertanto nell''Ottobre 2019 inizia importante restauro conservativo. Il lavoro da fare era era tanto e complesso. Ma il connubio tra esperte maestranze locali e la guida di giovani emergenti architetti, ha consentito il recupero strutturale ed architettonico di Corte Manfredi.

Durante la ristrutturazione non è stata apportata alcuna modifica nella struttura. Tutto ciò che poteva essere recuperato (mosaici, fregi etc.) è stato opportunamente conservato. Antiche nicchie dei muri oggi contengono elementi decorativi locali o svolgono funzioni pratiche. L’illuminazione attuale prevede l’impiego di corpi luminosi moderni perfettamente integrati con la storicità della struttura, sapientemente studiati per garantire luci e ombre in grado di esaltare la peculiarità dell’ambiente. Diversi elementi d’arredo antichi, restaurati esclusivamente da artigiani locali riscaldano gli ambienti delle stanze, facendo rivivere l’atmosfera presente, in questo stesso luogo, circa un secolo fa. Insomma, al termine del complesso restauro, un misto di antico e design hanno consentinto a Corte Manfredi di ritornare ad essere un luogo ricco di vita, proprio come molti anni fa.

Le abitazioni che un tempo caratterizzavano Corte Manfredi, oggi sono state trasformate in stanze, ciascuna con i propri servizi e le proprie peculiarità, e ne conservano l'antica numerazione. Oggi Corte Manfredi è una struttura ricettiva unica nel suo genere, pronta ad accogliere i suoi ospiti, con il design e le comodità che la contraddistinguono ma senza perdere di vista il fine più profondo, intimo e nascosto, rispettare la storia e far rivivere, anche con piccole cose, il passato di quest’angolo di Alessano.