Nel passato di Alessano, parallelamente alla sua crescita economica, proliferarono anche alcune arti nobili come la filosofia, le lettere e le scienze, professate da illustri abitanti del paese. Tra questi Cesare Rao ed un suo illustre amico, don Anselmo Manfredi, Canonico della Cattedrale di Alessano e capostipite di una delle famiglie più illustri del tempo. A quest’ultimo è dedicata una strada, oggi denominata, appunto, Corte Manfredi. Di don Anselmo Manfredi non si conosce molto. Di lui scrive il Maggiulli: “di Alessano – Sec, XVI – studiò giurisprudenza in Padova. Fu coetaneo e amico di Cesare Rao, suo concittadino, il quale faceva tanta stima del Manfredi, che leggeva ad esso le sue opere pria di pubblicarle”. Tanta stima era esplicitatamente decantata dallo stesso Cesare Rao come si evince dall’omaggio “Anselmus Manfredus Alesanensis ad Lectorem”, pubblicato ne i “Meteori”, dedicato proprio a don Anselmo Manfredi.
In ogni modo da lui e dalla sua famiglia deriverà il nome della strada e della nostra struttura ricettiva, Corte Manfredi.
Oggi, Corte Manfredi è un vicolo lastricato nella parte più antica del centro storico di Alessano, e mantiene ancora una delle caratteristiche architettoniche tipiche dei centri storici dell’epoca: l’arco rampante.
L’arco rampante è un elemento architettonico asimmetrico, usato in passato per contenere e distribuire al suolo spinte laterali e verso l’esterno delle parti superiori dell’edificio evitando uno “spanciamento”. Si tratta di elementi architettonici del passato, riscontrabili nelle aree più antiche dei centri storici. Nel vicolo Corte Manfredi, ne sono ancora visibili due, conferendone un aspetto unico. Infatti è la via del centro storico di Alessano con la maggiore densità di tali strutture.
Nel passato il vicolo terminava in un complesso di fabbricati ad uso sia abitativo che religioso, di cui al giorno d’oggi rimangono solo alcuni elementi. In particolare, alla fine del vicolo, sulla destra, è presente un complesso di fabbricati che ha mantenuto del tutto l’impianto originario del XIX secolo, caratterizzato da una corte comune, a cui attualmente si accede da un unico ingresso ad arco, direttamente dal vicolo.
Nella corte interna, un tempo ancora più estesa, si affacciano tre antiche costruzioni, storiche dimore abitate dai discendenti della famiglia Manfredi, ora riunificate in un’unica struttura ricettiva, ristrutturata e denominata, appunto, Corte Manfredi.
Tutte le costruzioni presentano ancora oggi le tipiche volte di un tempo (a botte o a spigolo), tutte perfettamente e sapientemente restaurate.
In una di queste abitazioni è ancora ben visibile un’antica pavimentazione a mosaico perfettamente conservata. Il mosaico, è caratterizzato da una cornice periferica e da una decorazione centrale raffigurante una sorta di giglio stilizzato, possibile espressione dello stemma nobiliare di qualche importante famiglia che vi ha abitato.
Nello spirito di conservare ma soprattutto di esaltare gli elementi di pregio dell’immobile, il mosaico è stato finemente restaurato e il fregio centrale è stato inserito nel logo di Corte Manfredi, a rafforzare la forte continuità tra passato e presente che Corte Manfredi vuole esprimere.
Il calore del passato è rimasto anche attraverso la presenza di antichissimi camini. Questi costituivano l’unica possibilità di riscaldamento per le costruzioni dell’epoca, alcuni in tufo, altri in pietra leccese, anch’essi oggetto di accurato restauro.
Seguono alcune immagini di alcuni camini di Corte Manfredi, prima e dopo il restauro:
La struttura accoglie anche fregi e decorazioni su alcuni muri divisori, a conferma dell’elevato rango sociale delle famiglie che vi abitarono. La decorazione più caratteristica, tuttavia, è sicuramente quella situata su un muro esterno che affaccia direttamente sul vicolo Corte Manfredi.
Su questa parete, una finestra presenta, in alto, un fregio in altorilievo con linee curve e, in basso, un altro fregio ancora più imponente ed arricchito da una scultura raffigurante un piccolo angelo alato con uno stemma. Le ali, come raccontato in un apposito articolo, infatti, rappresentano un simbolo ricorrente in Alessano.
L’idea della struttura ricettiva Corte Manfredi, quindi, nasce proprio dal passato di questo vico e di questi spazi così ricchi di storia ma abbandonati al degrado.
La Società gestrice ha ricevuto nel corso del 2020 e del 2021 Aiuti di Stato pubblicati sul RNA Sezione Trasparenza pari a 119.956,81 € (Autorità concedente: Regione Puglia – Dipartimento Sviluppo Economico; Titolo Misura: [Titolo II – capo 1, 2, 3, 4, 5, 6]. Regolamento regionale della Puglia per gli aiuti in esenzione (Reg. regionale n. 17 del 30/09/2014-BURP 06/10/2014) – Aiuti a finalità regionale).
Corte Manfredi
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Corte Manfredi 5
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