Ceramica

L’antica tradizione della ceramica pugliese – Le ceramiche

Il termine ceramica deriva dall’antico quartiere ateniense in cui, nel V-IV secolo a.C., avevano sede i laboratori dei vasai più importanti del tempo. Il quartiere si chiamava Ceramico, in onore di Cèramos, figlio di Dioniso (Dio del vino) e di Arianna. Dioniso, inoltre, era anche il dio che proteggeva i ceramisti da eventuali incidenti durante le lavorazioni. E durante le manifestazioni legate al culto di Dioniso si assiteva ad un notevole consumo di vino. Ciò rendeva necessaria anche una grande produzione di contenitori ceramici da vino. Non solo per la raccolta, ma anche per la sua somministrazione ai commensali. Da queste premesse appare evidente quanto, sin dalle origini, sia forte il legame fra vino e ceramica.
Nata in Grecia, l’arte della ceramica è stata diffusa dai coloni provenienti dalle coste elleniche in tutta la Magna Grecia. In particolare in Puglia dove la grande richiesta di manufatti in ceramica destinati a trasportare, conservare e consumare il vino hanno fatto si che l’arte ceramista assumesse una grande rilevanza. Tanto da diventare, addirittura, un’importante tradizione artigiana.
Inizialmente le tipologie di ceramiche più diffuse erano quelle dei grandi contenitori per versare e bere il vino. Successivamente, la produzione si è differenziata in manufatti di minori dimensioni, per uso quotidiano e domestico, che servivano per contenere anche sostanze diverse dal vino quali olio, acqua, alimenti etc.
Le fiasche in ceramica hanno nomi strani (ad esempio “lu capasune”), spesso onomatopeici che trovano origine dai suoni che emettono quando si svuotano come “trimmone”, “ciotle” e “vummili” e scarsamente traducibili con termini in italiano.
L’arte della ceramica si è sviluppata in tutta la Puglia. Tra i centri produttori storicamente più importanti ricordiamo sicuramente: Cutrofiano, Grottaglie e Laterza. Per questo motivo non deve destare meraviglia che lo stesso oggetto in ceramica può essere chiamato in modi completamente diversi in base alla zona della Puglia in cui è stato prodotto ed utilizzato.
Presso Corte Manfredi, ad Alessano, è possibile ammirare diversi antichi manufatti in ceramica dell’antica vita contadina pugliese.