Fisculo

L’antica produzione olearia ipogea – Il fisculo

Il fisculo è una sorta di disco di fibra vegetale, un tempo utilizzato per separare l’olio dalla sansa. In sostanza è come se fosse una cesta rotonda e piatta, a forma approssimativamente di ciambella, costituita da due dischi sovrapposti e cuciti tra loro dal bordo esterno. Nella parte centrale, invece, i due dischi non son cuciti e presentano un buco, che può avere diametri variabili.
Il Salento ha un’antica cultura di produzione olearia che in passato avveniva nei frantoi (trappeti) ipogei (situati nel sottosuolo). Le olive portate nel frantoio venivano poste nella “vasca” e poi pestate da grandi ruote di pietra girate da animali (molitura). Con l’impasto ottenuto (pasta delle olive) si riempivano i fisculi. Poi questi grandi contenitori circolari in paglia ripieni d’impasto venivano messi sotto la pressa (“torchio”) per essere spremuti (spremitura a freddo). La parte liquida che usciva era l’olio di oliva, mentre la parte che rimaneva all’interno del fisculo era la sansa.    
L’originaria funzione del fisculo, quindi, era separare l’olio dalla sansa. I maestri che realizzavano a mano questi recipienti in canapa erano detti “fisculari”.
Ora nei frantoi si utilizzano altre metodiche ed i fisculi, da anni prodotti solo industrialmente, non servono quasi più. Conseguentemente anche i fisculari non esistono più. Anzi no, ne è rimasto solo uno che nella sua bottega porta avanti la tradizione familiare di fiscularo, realizzando bellissimi fisculi che oggi, però, svolgono funzione prettamente decorativa (per info su come effettuare una visita presso un’antica bottega di un fiscularo clicca qui).
Presso Corte Manfredi, ad Alessano, è possibile ammirare alcuni di questi meravigliosi fisculi artigianali riscaldare l’ambiente di alcune stanze (5A, 5B) con il loro effetto decorativo.