Il fico d’India (Opuntia ficus-indica) è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Cactaceae, originaria del Messico e diffusa nel Mediterraneo a partire dal XV secolo, probabilmente in seguito ai viaggi di Cristoforo Colombo. Nel Salento e in altre aree della Puglia, il fico d’India ha trovato condizioni climatiche ideali, diventando una parte integrante del paesaggio rurale.
La pianta, infatti, si è diffusa rapidamente grazie alla sua resistenza alla siccità e alla capacità di adattarsi a terreni aridi e poco fertili ed è possibile vederla crescere spontaneamente in tutta la Puglia, in modo particolare nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto dove i muretti a secco e le campagne sono spesso costellati da questi grandi cespugli spinosi.
Il frutto del fico d’India è utilizzato da secoli nella tradizione culinaria pugliese. I suoi frutti – di colore giallo, rosso o arancio – vengono consumati freschi, utilizzati per produrre marmellate, liquori e sciroppi. Sono ricchi di fibre, vitamine e antiossidanti. Inoltre, le pale della pianta (cladodi) possono essere cotte e consumate come verdura, sebbene quest’uso sia meno diffuso rispetto al consumo del frutto.
Tuttavia, si tratta di piante e frutti costellate di piccole spine, quindi la “pulitura” è spesso indaginosa e richiede una certa manualità e tanta pazienza..
Una parte poco conosciuta del fico d’India è il suo impiego in ambito tessile. Dalla pianta si ricava la fibra vegetale dalle pale, utilizzata per produrre tessuti ecologici. Questo processo è parte di un movimento di riscoperta e valorizzazione di materiali sostenibili nella moda e nel design. Infine, il fico d’India ha un valore anche artistico e decorativo. Le sue forme e colori unici ispirano artigiani locali che lo utilizzano per realizzare opere d’arte e manufatti artigianali, come ceramiche dipinte e sculture.
In sintesi, il fico d’India è una pianta profondamente radicata nella cultura e nell’economia del Salento, grazie alla sua versatilità, alla sua capacità di adattamento e al suo contributo nell’alimentazione, nell’artigianato e persino nell’ecosostenibilità.
Presso Corte Manfredi, ad Alessano, è possibile osservare diversi specie di fico d’india in tutta la struttura: le pale di fico, infatti, decorano il nostro ingresso, la corte, le terrazze e persino la piscina!