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Volta a Botte
Prima di descrivere la volta a botte, parliamo della pietra leccese. Si tratta di una pietra solida e duratura, un materiale che ben si adattava alle tecniche costruttive per la realizzazione dei soffitti con la tecnica della volta. In un remoto passato è stata utilizzata per la realizzazione di volte semplici (volta a botte) e successivamente, quando le competenze ingegneristiche sono maturate, anche per la costruzione di forme più complesse (volta a spigolo e volta a squadro).
La volta a botte è uno dei sistemi di copertura non piana più semplici e rappresenta il primo esempio di copertura in pietra degli ambienti abitativi nell’area mediterranea. Si comprende, quindi, come questo tipo di volta sia indubbiamente la copertura più diffusa nelle abitazioni più antiche del Salento. Inoltre, aveva il vantaggio di evitare l’impiego di travi, traverse ed altri manufatti in pietra o legno. Il suo principale elemento costitutivo è l’arco: in sostanza, l’unione di più archi nel senso dello spessore dà luogo alla volta. La volta a botte, quindi, si poggia direttamente (e solamente) su muri portanti (in pietra o in muratura). Pertanto, per com’è strutturata, la botte può sopportare anche sovraccarichi importanti, non ha la necessità di avere un rapporto contenuto tra lunghezza e larghezza e può estendersi, teoricamente, all’infinito. Infatti, con questo tipo di volta si possono coprire ambienti dai più piccoli (tipo corridoi), ai più grandi (tipo cantine) fino a gallerie di dimensioni importanti.
Le abitazioni più antiche di Corte Manfredi sono quelle site al piano terra e queste, infatti, sono quasi tutte caratterizzate dalla presenza di volte a botte. Le volte sono state pitturate in bianco, esattamente come un tempo, a calce, un materiale che aveva la duplice funzione traspirante e disinfettante. Da sottolineare, infine, la presenza di alcuni ambienti (che in passato probabilmente fungevano da piccoli depositi) con queste caratteristiche volte, piccole e di altezza diversa rispetto a quella della stanza principale: questa caratteristica oggi li rende dei particolarissimi bagni (5A, 5B, 6A, 6B).
